Brexit: e ora?

Brexit: e ora?

Dopo una notte insonne per seguire l'andamento della votazione, verso le 5:30 ho capito che era meglio cercare di dormire qualche ora.

Il risultato contro ogni aspettativa era ormai chiaro: BREXIT.

Gli inglesi, o meglio la metà di loro più l'1% hanno deciso di volere uscire dalla comunità europea.

Si potrebbero scrivere fiumi di parole, la stupidità di Cameron, il populismo ormai dilagante, il meteo che ha influenzato la votazione in Scozia, ecc...e forse pure l'eccesso di democrazia: ma come si fa a far decidere alla gente su scelte così importanti per l'economia?

Mah!: domande senza risposta.

Veniamo ai fatti ed ai probabili scenari:

  1. Per ancora due anni gli inglesi manterranno gli accordi commerciali con l'Unione Europea.
    Le cose non cambieranno nel giro di un giorno, ci sarà tempo per fare accordi che non danneggino nessuno.
  2. I mercati azionari come sempre reagiscono di “pancia”.
    Nel medio lungo termine i cali forti ed improvvisi dei mercati azionari si sono sempre rivelati essere delle opportunità.
    Certo, nel breve periodo bisogna mantenere sangue freddo e nervi saldi.
  3. Le banche centrali di tutto il mondo non permetteranno che la situazione sfugga loro di mano.
    Fino a quando sarà necessario inonderanno il mercato di liquidità per tenere più calme possibili le acque.
  4. La Gran Bretagna sul breve avrà dei contraccolpi su alcune frazioni percentuali di PIL, ma può essere che sul medio lungo termine abbia fatto una scelta che le darà benefici.
  5. Per noi europei forse non tutti i mali vengono per nuocere. Forse è suonato il gong per l'Unione Europea, speriamo che qualcuno di svegli.

Una Unione Europea senza flessibilità, che non ha politiche comuni su immigrazione, fisco, giustizia e politica estera, che litiga si tutto ed è solo capace di dettare norme strette sulla lunghezza dello zucchino medio...ha sicuramente fatto il suo tempo.
Speriamo che questa situazione porti ad un cambiamento in positivo e che sia più vicino alla logica delle necessità dei cittadini UE.

Prepariamoci a qualche giorno di volatilità sui mercati.

La pazienza è la virtù dei forti.