29/06/2015 - Miei cari in questo contesto di grande incertezza cerchiamo di inquadrare la situazione, cercando di non farci sviare troppo dalla retorica mediatica: giornali e telegiornali hanno il loro prodotto da vendere con la massima enfasi possibile: il caso Grexit!
Razionalizziamo con un po' di numeri che servono sempre nei casi di bruciore di stomaco ed emotività.
La Grecia ha poco più di 11 MILIONI di abitanti. Nel 2014 il PIL della Grecia è stato di circa 240 MILIARDI di Dollari (poco più del PIL del Veneto). Stiamo parlando di circa il 2% del PIL della zona Euro.
La Grecia è un posto molto simile al Sud Italia, con cose bellissime, siti archeologici fantastici, mare da urlo. Si mangia molto bene e il ritmo della vita è molto lento.
Il problema della Grecia è che tutta la penisola e le isole sono come il Sud Italia, non hanno il Nord perché sopra ci sono Bulgaria, Serbia e Macedonia.
Da un punto di vista storico la Grecia è sempre stata una terra di frontiera e di conquista. Fino al 1827 tutto il Peloponneso era ancora territorio turco. Fu liberato (battaglia navale di Navarino) da una rivolta greca ampiamente aiutata da inglesi, francesi e russi.
La Grecia è fallita tecnicamente 11 volte negli ultimi 200 anni. Tuttavia i sondaggi ci dicono che l'85% dei greci vuole rimanere all'interno dell'euro anche se in realta' sempre l'85% dei greci non vuole fare ulteriori sacrifici: insomma la botte piena e la moglie ubriaca...
D'altra parte per la Grecia le alternative sono ad Est e la storia ci insegna che, da Leonida e i 300 Spartani delle Termopili in poi, da più di duemila anni, non ci sono greci che abbiano voglia o dimostrino benevolenza e amicizia verso la Turchia e l'Asia.
E' vero ci sono i Russi, che si fingono molto disponibili ad aiutare la Grecia, ma che in realtà in questo momento di soldini da buttare via ne hanno pochini...
Da un punto di vista politico la scorsa settimana le trattative tra il governo greco e le istituzioni europee sembravano aver fatto dei passi avanti.
Subito dopo i 3 attentati dell'Isis (Tunisia, Kuwait e Francia, più quello in Somalia) da buoni pokeristi, chi tratta per la Grecia ha alzato la posta mettendo sul piatto un Referendum.....con esito scontato (attualmente i sondaggi dicono che il 50% dei greci è a favore dell'accordo pur di non uscire dall'euro, il 27% è contro e il resto sono indecisi...: difficile che da qui a domenica le opinioni cambino radicalmente, soprattutto con il terrore delle banche chiuse e delle file ai bancomat).
D'altra parte i politici greci sanno bene che l'Occidente non può perdere la Grecia. La questione è geopolitica, non economica. La Grecia è infatti l'ultima porta-aerei del mondo occidentale verso Est e Medio-Oriente. I politici europei e mondiali la risolveranno perché ci sono troppe cose in ballo. Probabilmente ci sarà un costo da assumersi, ma non si può fare altro.
Allo stesso tempo però, non si può dare l'impressione di dar ragione a chi ha fatto più di 330 miliardi di debito attraverso un sistema pubblico che impiegava più del 50% della popolazione e un sistema previdenziale che manda in pensione dieci anni prima che in Germania, una corruzione degna dei paesi bizantini, un sacco di gente che non paga le tasse, in un paese in cui il numero di Porsche rapportato alla popolazione ha la più alta percentuale del mondo.
Tirando le somme, ritengo, che alla fine si arriverà ad un compromesso.
E nel malaugurato caso dovesse fallire la Grecia, ciò non sarebbe una tragedia. Quando fallì Lehman nel 2008, fu un fallimento per il doppio di ciò che oggi è il fallimento della Grecia (più di 700 miliardi di USD). E nel 2008 non c'erano in piedi tutte le reti di protezione che ci sono adesso: la Bce che stampa (il QE) e il fondo salvastati pronto a correre in soccorso di altri paesi in difficoltà.
Sono esattamente 7 anni che è aperta la questione greca, non è certo una sorpresa. I mercati temono molto le sorprese, non le cose già scritte.
Questo per carità non vuol dire che non ci saranno ripercussioni, ma le stesse saranno riassorbite in breve tempo e anzi alla lunga potrebbero rivelarsi interessanti opportunità di acquisto.
In ogni caso la buona diversificazione, sia dei mercati, sia valutaria, è un'ottima protezione anche in questi momenti.
E' vero ci sarà volatilità (su e giù per un po'), ma, come al solito sarà una buona occasione per comprare a prezzi migliori e proseguire rispettando i tempi delle proprie esigenze e dei propri obiettivi di investimento.
Gandhi diceva:
"LA VITA NON E' ASPETTARE "CON PAURA" CHE PASSI LA TEMPESTA...MA IMPARARE A
BALLARE SOTTO LA PIOGGIA"...
Un caro saluto a tutti
Andrea