Settembre è da sempre considerato un mese di nuovi inizi, di ripartenza, un mese nel quale si inizia a guardare verso la fine dell’anno ma anche al futuro.
Purtroppo settembre, non ha portato grandi cambiamenti sui mercati finanziari. Questi continuano a rimanere sui minimi degli ultimi tre anni e la situazione economica è fortemente compromessa a causa di pandemia, guerra, tensioni geopolitiche e inflazione, che continua a registrare aumenti.
I dati macroeconomici hanno suscitato preoccupazioni per un’imminente recessione e di conseguenza i mercati sia azionari che obbligazionari vengono influenzati da tutti questi fattori.
Il rialzo dei prezzi di gas, petrolio, materie prime agricole, il rialzo dei tassi di interesse e inflazione porteranno ad una riduzione dei profitti delle aziende e ad una riduzione della capacità di spesa e investimento per individui e imprese. Questo è il quadro che delinea una recessione.
La natura dei mercati finanziari è quella di anticipare sempre di circa 6/12 mesi quella che sarà la tendenza economica futura.
Ecco un esempio concreto: recentemente il mercato azionario russo ha perfettamente anticipato gli eventi. A novembre 2021 ha realizzato un massimo di periodo e da allora ha iniziato il suo inesorabile calo fino ad arrivare al -37% il 23/02/2022, giorno precedente all’invasione dell’ Ucraina.
In sostanza in mercati finanziari hanno anticipato di qualche mese la guerra e le sue conseguenze negative.
I mercati finanziari in quanto tali non rispecchiano l'economia reale, quanto piuttosto le previsioni che si formulano su di essa.
Quindi come dobbiamo interpretare l'andamento dei mercati finanziari da inizio anno?
Benché siano già palpabili problematiche economiche quotidiane, questo dato ci prospetta un calo significativo dell’economia reale nei prossimi mesi.
È impossibile prevedere quale sarà e quando arriverà il minimo di mercato ma sicuramente i valori di oggi sono estremamente interessanti perché a sconto rispetto agli anni passati. Non possiamo affermare invece la stessa cosa se parliamo di economia reale in quanto la stessa, avrà un netto peggioramento nei prossimi mesi.
Dal punto di vista del portafoglio e degli investimenti pertanto, quasi tutti gli eventi, al netto di ulteriori peggioramenti o shock improvvisi, sono stati scontati.
Come sappiamo, gli eventi di natura negativa prima o poi finiscono, ci potremmo aspettare nei prossimi mesi un aumento dei mercati finanziari proprio nel momento peggiore dell’economia reale.
Le tensioni si calmeranno, l’inflazione non potrà crescere per sempre e in quel momento l’economia riprenderà la sua crescita. I mercati anticiperanno tutto questo e ripartiranno qualche mese prima.
È questione di tempo, pazienza e razionalità.
Pertanto, QUANDO MENO CE LO ASPETTEREMO I MERCATI RIPARTIRANNO E COME SEMPRE IL BUCO DI MERCATO CHE SI È VENUTO A CREARE VERRA' RIASSORBITO, PREMIANDO I RISPARMIATORI PIU' PAZIENTI E LUNGIMIRANTI.
“Una delle regole più sensate da ricordare quando si fanno previsioni nel campo dell’economia è che qualunque cosa debba accadere sta già accadendo”
SYLVIA FIELD PORTER (Economista, giornalista e autrice americana)
Un caro saluto,
Andrea