NOTIZIE DAL MONDO

Vi scrivo questa breve newsletter in un momento di grande incertezza generale.

I dazi di Trump, il riarmo dell’Europa, e lo spettro dell’inflazione che non ci ha mai lasciato e che ora si riaffaccia preoccupante sui mercati proprio mentre le Banche Centrali pensavano di avere fatto rientrare la tigre nella gabbia.

In questo contesto diventa molto difficile prevedere l'andamento dei tassi di interesse, così come è difficile prevedere l'andamento dell'inflazione alla luce di tutti gli sviluppi che stanno avvenendo così rapidamente.

A causa di tutte queste incognite i mercati in queste ultime settimane sono caratterizzati da una grande volatilità.

Andiamo ad analizzare e confrontare più nello specifico tre grandi economie come USA, Europa e Cina.

USA:

Dopo un primo momento di euforia dei mercati dopo l’elezione del Presidente Trump, le politiche commerciali e la grande incertezza hanno fatto sì che l’economia americana abbia avuto una piccola frenata. L’incertezza, seppur momentanea, ha lo stesso effetto destabilizzante sui mercati di una piccola crisi esogena.

L’amministrazione Trump aveva intenzione di raddrizzare l’economia USA tramite i dazi ma la FED ha in queste ultime ore ha tagliato le stime di crescita e alzato le stime sull’inflazione.

I dati dei mercati azionari confermano questo momento difficile:

Nell’ultimo mese,

  • L’indice S&P 500  -7,30%
  • Il Dow Jones  -5,43%
  • Il NASDAQ  -10,689%

EUROPA:

La guerra commerciale dei dazi, con conseguente diminuzione della domanda dei prodotti Europei e quindi un indebolimento dell'euro, potrebbe con ogni probabilità influire su crescita e inflazione.

Inoltre il piano ReArm Europe, che prevede investimenti per 800MLD di euro nei prossimi 4 anni, potrebbe portare conseguenze di lungo termine molto negative su un'economia già molto fragile.

Questi fondi, appunto destinati al riarmo del contienitene europeo, arriveranno dai singoli stati membri, dando la possibilità ai paesi europei di aumentare il proprio debito oltre le regole attuali andando inevitabilmente a tagliare i fondi destinati alla spesa sociale come welfare, infrastrutture, sanità e scuola.

Certo che fa sorridere vedere come il Consiglio Europeo abbia stanziato, dalla sera alla mattina, un pacchetto di 800MLD per costruire armi ma sia sempre stato restio a fare spesa pubblica per costruire strade, mettere in sicurezza ponti, costruire scuole e investire nella Sanità. Sicuramente i proprietari delle aziende di armi si staranno sfregando le mani.

I paesi come l'Italia, la Grecia e il Portogallo, con un debito pubblico già molto elevato, non faranno altro che peggiorare le loro situazione economica perché si tratta comunque di impegni di spesa che dovranno essere ripagati in futuro: ne pagheranno le conseguenze le generazioni future.

Questo comporterà, sicuramente nel breve periodo a grandi cambiamenti anche nella nostra quotidianità. Alcune aziende automobilistiche tedesche ad esempio, in grande crisi ormai da qualche tempo, potrebbero a breve convertire parte della produzione su equipaggiamenti militari. 

A mio modesto parere tutto ciò significa principalmente non avere alcuna minima idea e strategia diplomatica e considerare la minaccia di una futura guerra una possibilità concreta, a discapito di tutti quei cittadini in difficoltà che non avranno più sostegno sociale: come sempre a pagarne le conseguenze saranno le fasce piu' deboli della popolazione.

Ricordiamoci infine, giusto per capire bene il contesto nel quale le autorità europee si stanno muovendo, che solitamente come tutti i beni che vengono prodotti prima o poi verranno usati...e qui parliamo di armi..., ma su questo argomento se qualcuno volesse approfondire puo' contattarmi quando vuole.

CINA:

La Cina invece cosa fa?

Tra settembre e dicembre ha messo in atto un pacchetto di stimoli che valgono il 10% del PIL, circa il doppio rispetto a quanto fatto durante il COVID.

L'obiettivo è quello di incentivare il consumo interno tramite crescita dei redditi, miglioramento della qualità dei servizi e investimenti su nuove tecnologie, automotive e turismo.

Vi lascio qui un articolo di approfondimento sul tema del potenziamento della crescita economica:

https://www.lantidiplomatico.it/dettnews-cina_un_piano_per_potenziare_il_consumo_interno_e_sostenere_la_crescita_economica/45289_59721

DeepSeek, società cinese di Intelligenza Artificiale, ha sfidato e minato il valore del dominio statunitense in questo campo, portando sul mercato servizi basati su capacità umane e modelli a bassissimo costo rispetto alle concorrenti USA così da generare più competitività in un settore che sembrava completamente in mano alle aziende americane. Questo ha generato un significativo aumento di fiducia degli investitori occidentali nei confronti della Cina in quanto è stato dato un grande segnale sulla portata delle aspirazioni della Cina in campo economico, tecnologico e della sicurezza.

I numeri ci confermano che in Cina, in questo ultimo periodo, sia tornata la fiducia sui mercati e come questi e abbiano cambiato passo rispetto ai paesi occidentali:

Questo il confronto tra due indici occidentali e l'indice azionario cinese Hang Seng nell'ultimo anno:

Venendo ai nostri portafogli possiamo a ragion veduta affermare che avere mantenuto, ed in alcuni casi incrementato, le posizioni asiatiche (con Cina testa) è stata la scelta più lungimirante e razionale possibile.

Questi dati stanno portando e continueranno a portare benefici sui portafogli, che potrete vedere confermati con l'invio delle posizioni alla fine del terzo trimestre 2025.

 “La pazienza è potere: con il tempo e la pazienza, ogni foglia di gelso diventa seta”
(Confucio - antico detto cinese)

Un caro saluto, 

Andrea